mercoledì 30 dicembre 2009

Faccette Lumineers

Nove pazienti su dieci ritengono che il sorriso sia un aspetto importante e credono che potrebbero averne uno piu’ attraente. Nonostante cio’, essi sono spesso riluttanti ad andare incontro alle estenuanti sedute dal dentista che comprendono anestesie e fresaggi delle superfici dentarie da modificare.
Inoltre il dolore e’ proprio la prima ragione per cui le persone non vogliono recarsi dal dentista.
I pazienti esigono procedure non invasive e senza dolore e la tecnica Lumineers e’ la giusta opzione di scelta.
COSA DIFFERENZIA LE LUMINEERS DA TUTTI GLI ALTRI TIPI DI FACCETTE? 
Le Lumineers prodotte dalla ditta Cerinate, le cui ceramiche hanno studi clinici a 20 anni, sono delle sottilissime faccette in ceramica integrale, spesse come lenti a contatto, che permettono di migliorare radicalmente un sorriso in modo completamente indolore.
A differenza infatti delle tradizionali faccette, questa metodica non comprende nessuna riduzione di tessuto dentale nella maggior parte dei casi e quindi nessun tipo di anestesia.
Una piccola finitura cosmetica entro lo smalto dei denti puo’ essere richiesta in alcuni casi. Questo metodo elimina l’esigenza di anestesia, filo retrattore(le faccette non vengono posizionate sotto il margine gengivale) e provvisori; inoltre non si ha nessuna sensibilita’ post operatoria ed il procedimento e’ al 100% reversibile.
Le Lumineers danno la possibilita’ per una soluzione permanente i tutti quei casi in cui l’individuo e’ insoddisfatto del proprio sorriso a causa di discolorazioni dei denti oppure e’ insoddisfatto della forma dei propri denti o li ha non ben allineati e non vuole andare incontro a lunghe e dolorose sedute dal proprio dentista ed essere sottoposto ad anestesie per nulla confortevoli.
I sorrisi piu’ belli si ottengono quando vengono trattati piu’ denti. 8, 10 Lumineers danno come risultato un sorriso molto piu’ estetico ed attraente.
Con questa metodica in sole due sedute il sorriso migliora in modo completo ed indolore, con risultati permanenti nel tempo ed in modo inaspettatamente piacevole.
Il procedimento comprende una prima visita in cui il dentista prende le impronte delle arcate del paziente e si decide in quale modo si vuole migliorare l’aspetto del sorriso, analizzando la forma esistente o desiderata ed il colore.
Le impronte vengono poi inviate negli Stati Uniti, alla Cerinate, dove vengono fabbricate le faccette.
Una volta arrivate, le faccette vengono poi provate, anche per controllare il colore del composito da utilizzare ed, infine, cementate per mezzo di un efficace metodo adesivo.
L’adesione avviene tra lo smalto del dente naturale e la faccetta in ceramica e, questo tipo di adesione e’ molto piu’ resistente ed affidabile rispetto all’adesione della dentina.

venerdì 27 novembre 2009

Un pò di storia dell'odontoiatria...

Gli Etruschi si distinsero per la loro perizia in odontoiatria. Lo dimostrano le numerose ed ingegnose protesi dentarie ritrovate negli scavi e nelle sepolture; protesi che per la loro precisione, funzionalità, e resistenza hanno destato l'ammirazione di numerosi odontoiatri moderni. Gli Etruschi erano abilissimi nella lavorazione dei metalli, non solo del ferro, bronzo e rame, ma anche dell'oro, dove si specializzarono nella tecnica della granulazione, abilità che gli fu propedeutica per la creazione di protesi dentarie che assumevano a volte il carattere di vere e proprie " opere d'arte".
Tali protesi venivano realizzate utilizzando vari strumenti quali crogioli, trafile, pinze, "saldatori", piccole incudini e trapani.
L'invenzione del trapano risale all'era neolitica dove la trapanazione dei denti veniva eseguita a scopo terapeutico su soggetti viventi usando un trapano rudimentale, presumibilmente in legno equipaggiato con sottile punta di selce e azionato mediante apposito archetto.
I denti usati per le protesi erano per la maggiore dei casi denti umani o animali appartenenti ad essere viventi. Il connubio tra l'abilità nella lavorazione dei metalli e la conoscenza che gli Etruschi avevano dell'anatomia e della patologia dell'apparato masticatorio ha loro permesso di diventare i maggiori esperti nel campo dell'ortodonzia e dell'estetica orale.
Oggi è possibile vedere questi esemplari di protesi etrusche presso i musei di storia etrusca di Roma, Tarquinia e Volterra.
Le foto ci mostrano il primo "ponte amovibile" creato dagli Etruschi, risalente al IV sec. a.C. La tecnica utilizzata di solito da questi popoli era quella di fissare su una banda d'oro di vario spessore l'elemento dentario che poteva essere animale o della stessa persona, e a sua volta fissare la banda d'oro ai denti naturali in bocca quindi a destra e sinistra del cosiddetto elemento protesizzato.
Studiando questi resti si può benissimo affermare che molte innovazioni odierne nascono dallo sviluppo di idee antiche con le applicazioni di tecniche attuali. Il popolo etrusco quindi ci ha tramandato un proficuo patrimonio storico sull'antica arte delle protesi.
Pochissimi, invece, sono i reperti di protesi dell' epoca romana a causa delle Leggi delle XII Tavole emanate dai decemviri, le quali vietavano la sepoltura o cremazione dei cadaveri ornati di oggetti d'oro, ad eccezione dei fili o bande d'oro usati per la legatura dei denti. Attraverso gli scritti di Marziale e Orazio è possibile reperire alcune notizie riguardo i denti posticci delle cortigiane romane. Essi venivano costruiti in osso o in avorio e la capacità dei tecnici di allora riusciva a farli apparire meno posticci ed inamovibili.

giovedì 10 settembre 2009

Trattamento sbiancante - Beyond Whitening Sistem













Lo sbiancamento dei denti direttamente in studio odontoiatrico va sempre più affermandosi. Le moderne lampade come
Beyond, sviluppata da un gruppo d'ingegneri di Silicon Valley, accelerano le proprietà sbiancanti dei perossidi agendo in tempi rapidi. Il paziente, con solo mezz'ora di applicazione, comodamente disteso sulla poltrona dello studio, ottiene la decolorazione dello smalto che passa da opaco e ingiallito a bianco e luminoso. Chi non ha il tempo d'impegnarsi in tecniche di sbiancamento domiciliare, trova nel cosiddetto "Power Bleaching", il nome che in America hanno ideato per definire la metodica di sbiancamento professionale che fa uso di queste speciali lampade, il sistema ideale per riportare i denti ad un colore esteticamente più attraente.

Beyond è un'efficace lampada da studio, dall'eccellente design, che accelera le proprietà sbiancanti dei composti a base di perossido d'idrogeno, facendo uso dell'innovativa luce blu con una lunghezza d'onda tra i 480 e i 520 nanometri. Uno speciale processo ottico eroga la luce acceleratrice di sbiancamento, filtrando ed eliminando completamente attraverso 12.000 fibre e 30 strati di rivestimento ottico i raggi di luce infrarossa ed ultravioletta che potrebbero risultare pericolosi. Agendo su un gel sbiancante applicato sulla faccia anteriore dei denti del paziente, composto di perossido d'idrogeno e particelle di biossido di silicio con un diametro di 20 nanometri, ossida velocemente i pigmenti di 16 o più denti, restituendoli allo splendore del bianco.

Un timer digitale mostra le diverse fasi del procedimento e ferma automaticamente la macchina quando il trattamento è terminato. Il sistema di controllo del raffreddamento stabilizza la temperatura dell'apparecchio a valori ottimali. Un chip di memoria registra il tempo totale di utilizzo dell'apparecchio.

Beyond opera ad una temperatura più bassa rispetto ad apparecchi simili. Utilizza le più recenti tecniche ottiche per evitare di riscaldare, durante il trattamento, la polpa interna ai denti, riducendo la loro sensibilità.

Con Beyond il processo completo di sbiancamento dura solamente 30 minuti. Il trattamento viene eseguito in una sola seduta ed è stato riconosciuto come il metodo di sbiancamento dei denti più sicuro ed efficace attualmente disponibile.

Beyond ha un ottimo design, che gli consente di occupare poco spazio. E' facile da maneggiare e resistente all'acqua. Utilizza un basso voltaggio elettrico (24 volts), in modo da garantire la sicurezza.

Il kit completo di sbiancamento, include un componente sbiancante formulato appositamente, che riduce la sensibilità dei denti lasciando i denti bianchi e brillanti.

lunedì 7 settembre 2009

giovedì 9 luglio 2009

Mantenitore di spazio

Secondariamente alla perdita precoce di elementi dentari decidui, si assiste al movimento e all’inclinazione dei denti vicini con conseguente riduzione dello spazio necessario all’eruzione dei corrispondenti permanenti. La crescita ed il mantenimento della posizione corretta di un dente è il risultato di un equilibrio di forze create dal contatto con i denti contigui ed antagonisti, dai tessuti parodontali e della muscolatura della lingua e della guancia. Il prevalere, la diminuzione o la mancanza di uno di queste forze comporta lo spostamento dell’elemento dentale. Alcuni esempi sono l’estrusione di un dente antagonista e lo spostamento o l’inclinazione dei denti contigui all’elemento dentario mancante. In quest’ultimo caso durante la permuta dentaria si può verificare un aggravamento del quadro di carenza di spazio, con difficoltosa eruzione del dente permanente corrispondente. Nel momento della permuta dentaria si nota un aumento del diametro anteriore (intercanino) dell’arcata e la comparsa dello “spazio libero”, da noi odontoiatri inteso come lo spazio rimanente dalla sostituzione dei canini e dei molari da latte con i canini e i premolari permanenti. Una alterazione di questi due fattori, perciò una crescita sfavorevole e la perdita dello spazio libero, in presenza di perdita precoce di un dente da latte, comporterebbe la già citata problematica eruttiva del dente permanente corrispondente. Uno spostamento dentario per mancanza di elementi decidui, persi precocemente, comporta la deviazione della linea mediana, l’inclinazione degli elementi contigui con chiusura dello spazio residuo e l’estrusione dell’elemento antagonista. La causa più frequente di perdita dei denti decidui è la patologia cariosa destruente, che molto spesso comporta l’estrazione del deciduo stesso, a volte ancora quando il germe del permanente sottostante non è in grado di erompere. Anche l’ avulsione traumatica dei denti anteriori è tra le cause di perdita dei decidui. Anomalie dentarie quali agenesie, fusioni o anchilosi possono richiedere l’utilizzo di un mantenitore di spazio. La valutazione dell’indicazione di applicazione del mantenitore di spazio viene fatta in base a:

- sviluppo degli elementi permanenti sottostanti;

- età del paziente;
- rapporto fra spazio disponibile e spazio richiesto;
- tipo di dente mancante;
- tempo trascorso dalla perdita dell’elemento.


I mantenitori di spazio si dividono in due categorie: mobili e fissi. Il mantenitore può anche essere utilizzato, oltre che per il suo scopo primario, anche per determinare piccole correzioni ortodontiche o per una momentanea sostituzione dell’elemento dentario perso, quindi a scopo estetico, inserendo nello stesso apparecchio denti prefabbricati o appositamente costruiti. Ovviamente un buon mantenitore di spazio deve possedere caratteristiche che non causino danni iatrogeni. Non deve interferire sull’accrescimento osseo, sull’eruzione e sul movimento fisiologico del dente permanente. Deve consentire una perfetta igiene orale. Non deve risultare dannoso per i tessuti molli. Deve essere di facile rimozione ma comunque resistente alle deformazioni. Quindi lo scopo principale del mantenitore di spazio è l’intervento intercettivo di una malocclusione per spostamento dei denti contigui e antagonisti. Questa piccola accortezza consentirà di evitare terapie ortodontiche complesse e prolungate, in assenza di altre anomalie occlusali.

giovedì 25 giugno 2009

Dispositivo endodontico a flusso sonico

Vibringe è una siringa a tecnologia a flusso sonico che combina l’emissione e l’attivazione delle soluzioni per irrigazione in un unico gesto; il microporcessore contenuto all'interno del corpo di Vibringe crea un flusso idrodinamico che, imprimendo un movimento ascensionale, consente di pulire perfettamente il canale radicolare dal fango dentinale.Qusto sistema a flusso sonico consente alla soluzione per l'irrigazione di raggiungere e disinfettare tutte le parti del canale radicolare fino all’apice, inclusi i canali laterali e i tubuli dentinali.

È stato dimostrato che Vibringe è completamente sicuro per tutte le procedure endodontiche di irrigazione.
Grazie alle vibrazioni emesse, le soluzioni per l'irrigazione vengono attivate direttamente all'interno della siringa, rendendo le operazioni più semplici e notevolmente più rapide.

Questa siringa a flusso sonico può essere utilizzata sia con tutte le soluzioni utilizzate per l’irrigazione del canale radicolare (es.: Ipoclorito di Sodio, EDTA, etc.), che con i disinfettanti attivi ed è compatibile con tutte le tecniche di irrigazione tradizionali, ma è molto più efficace delle normali siringhe.

sabato 23 maggio 2009

Disodontiasi

La disodontiasi è la difficoltà di eruzione di determinati elementi dentari che può interessare sia la dentatura decidua (denti di latte) che quella permanente. È un evento tipico dei terzi molari o denti del giudizio (ottavi) mal collocati, ma anche dei canini e dei secondi molari superiori.

Cause

Si riscontrano due cause che possono provocare un’inclusione dentaria: fattori locali e generali.

Fattori locali:


  • Disorientamento del germe dentario che è situato troppo in profondità nel tessuto osseo
  • Anomalia di volume della corona o malformazioni radicolari (radici ad uncino)
  • Anomalie di direzione
  • Persistenza del dente deciduo corrispondente (causa più frequente di inclusione canina)
  • Presenza di neoplasia che ostacola l’eruzione (odontoma, osteoma)
  • Ritardo di sviluppo dei mascellari rispetto al diametro mesio distale del dente.
Fattori generali:

  • Rachitismo
  • Fattori ereditari
  • Ipoparatiroidismo, Iposurrenalismo
La ritenzione ha un’incidenza identica nei due sessi e colpisce più la dentizione permanente che la decidua, può essere singola o multipla sia nel mascellare superiore che nell’inferiore o in ambedue.

Indagini

Le indagini che appurano la presenza di elementi mancanti nel distretto mascellare e mandibolare sono:

- indagine obiettiva intra/extraorale

- indagine radiologica di I Livello (Rx-OPT, Rx- Occlusale, Rx-Endorale)

- eventuali indagini radiologiche di II Livello (T.C. e T.C. 3D)

giovedì 30 aprile 2009

Piezosurgery

Con il termine Piezosurgery si intende una nuova tecnica per osteotomie che utilizza un innovativo apparecchio chirurgico ad ultrasuoni. Grazie a questa tecnica è possibile ottenere una maggiore precisione e sicurezza nella chirurgia ossea attraverso uno strumento con puntali che agiscono con vibrazione ad una frequenza di 29 kHz ed un range tra 60 e 200 Hz.


Il grande vantaggio della piezochirurgia rispetto alle frese rotanti tradizionali è il suo taglio selettivo: mentre l'osso viene separato con facilità, il tessuto molle (nervi ecc.) rimane illeso, perfino se entra in contatto diretto con la punta dello strumento. Le vibrazioni micrometriche quindi esercitano una azione di taglio precisa che non causa necrosi ossea da calore.

Un altro vantaggio è la quasi totale assenza di sangue nel campo operatorio. L'osso non viene traumatizzato durante il taglio e, di conseguenza, la guarigione postoperatoria è migliore.

L' assenza di macrovibrazioni rende tale strumento alquanto maneggevole e permette un maggior controllo intraoperatorio con conseguente incremento della sicurezza di taglio anche nelle zone anatomicamente più difficili.

Questa tecnica è impiegata in implantologia per la preparazione della sede d'impianto, per il rialzo del seno mascellare, come ausilio per l'estrazione di ottavi inclusi e per tutte quelle operazioni in stretta prossimità di nervi o vasi sanguigni.

Gli studi istologici comparativi fra il Piezosugery®, frese e seghe da osso condotti su modello animale sono stati fondamentali , in quanto hanno dimostrato la sua netta superiorità nei confronti degli strumenti tradizionali, sia per quanto riguarda la sicurezza e la precisione dell'azione di taglio, sia per quanto riguarda il rispetto delle strutture anatomiche con cui entra in contatto. In particolare, in seguito all'uso del Piezosurgery, si osserva una neoformazione ossea decisamente migliore e più rapida se paragonata alle frese rotanti.

Thanks to the controlled three-dimensional ultrasound microvibrations, the original Piezosurgery® technology opens up a new age for osteotomy and osteoplasty in Implantology, Periodontology, Endodontics and surgical Orthodontics.

  • Micrometric cutting action
  • Selective cutting action: minimum soft tissue damage
  • Maximum intra-operative visibility (cavitation effect)
  • Minimum surgical stress
  • Excellent tissue healing

lunedì 9 febbraio 2009

Carie, come prevenirla.

Nella bocca sono presenti numerosi batteri, in particolare Streptococcus Mutans e Lattobacillo, principali imputati della malattia cariosa. Il primo in particolare è in grado di legarsi ai prismi dello smalto e di costruire una rete di polisaccaridi alla quale aderiscono numerosi altri microrganismi, si forma così la placca batterica. Ruolo importante è svolto dal Lattobacillo il quale, anche se non è in grado di aderire direttamente allo smalto, è il principale produttore di acido. Gli zuccheri sono un elemento fondamentale per la formazione della carie, essi sono trasformati in acidi da alcuni tipi di batteri normalmente presenti nella cavo orale, tali acidi provocano la demineralizzazione del dente, e quindi l'inizio del processo carioso. Se non curato tempestivamente il danno avanza, attacca la dentina più interna e la perfora, fino ad arrivare anche in cavità pulpare.

Per prevenire l'insorgere della malattia cariosa è necessario tenere conto di poche regole basilari:


1) Diminuire non la quantità di zuccheri, ma soprattutto la loro frequenza d'ingestione ;

2)
Igiene orale costante dopo ogni pasto, adottando il metodo corretto di spazzolamento dei denti, ovvero lavandoli tenendo la bocca semiaperta e pulendoli a gruppi di 2-3 per volta, il movimento dello spazzolino deve essere in senso verticale, dalla gengiva verso il margine occlusale dei denti; solo sulle superfici masticatorie risulta efficace un movimento orizzontale ;


3)
Far uso di spazzolino a testina non troppo grande e setole di durezza media, sintetiche, e a punte arrotondate ;


4)
Utilizzare dentifrici a base di fluoro non troppo abrasivi ;


5)
Far uso di collutori ;


6)
Far uso di un filo interdentale regolarmente (fondamentale nei casi di affollamento dentario, dove si creano delle nicchie difficilmente raggiungibili con lo spazzolino) ;


7)
Effettuare delle sedute di igiene professionale (ogni 4-6 mesi) allo scopo di rimuovere il tartaro che si deposita sui denti e che lo spazzolino non è in grado di rimuovere;