venerdì 28 dicembre 2007

I ritrattamenti endodontici


Occasionalmente un dente che è stato sottoposto a trattamento endodontico (trattamento di devitalizzazione), può non guarire, oppure continuare a rappresentare la causa di acuti dolori nonostante la terapia: questo può avvenire dopo mesi o anche anni. Quando ciò accade, il dente può, nella maggior parte dei casi, essere salvato con un secondo trattamento endodontico: il ritrattamento, che si attua quando la causa è una delle seguenti:
  • Incompleta detersione e otturazione dei canali. Affinchè il trattamento endodontico (devitalizzazione) abbia successo, i canali delle radici devono essere interamente puliti ed otturati. Alcuni canali sono, a volte, così stretti, calcificati o curvi che i più piccoli strumenti usati per ripulirli non riescono a percorrerli. Altri canali sono così piccoli che non sono facilmente individuabili, oppure alcuni canali sono otturati in maniera approssimativa.
  • Trauma radicolare. Un nuovo trauma può aver causato la frattura della radice e un’infezione o una cisti, possono essersi sviluppate all’apice (punta) della radice.
  • Nuova carie. Una nuova carie può causare la distruzione di parte della corona del dente ed esporre il materiale da otturazione del canale ai batteri ed alla saliva causando una nuova infezione dei canali che erano stati otturati in modo approssimativo.

Giuramento di Ippocrate - Testo "classico"


Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest' arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest'arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. Scegliero' il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un' iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. Conserverò pia e pura la mia vita e la mia arte. Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev'essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell' arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario.