sabato 11 ottobre 2008

Stabilità e osteointegrazione negli impianti SLActive

Quando si parla di qualsiasi impianto osseo si fa riferimento anche ai processi di osteointegrazione, fattori fondamentali che garantiscono il fissaggio vero e proprio dell'impianto in sede ossea.
Nei processi di osteointegrazione si possono distinguere due fattori molto importanti che si susseguono e sovrappongono, e che dipendono da vari parametri, essi sono: la stabilità primaria o meccanica e la stabilità secondaria o biologica dell'impianto.

La stabilità primaria si ha nelle prime fasi di inserimento dell'impianto, essa dipende dalle superfici di contatto dell'impianto stesso con il letto implantare, dalla forma dell'impianto, dalla qualità dell'osso e dalla preparazione della sede di impianto.

La stabilità secondaria si sovrappone per un periodo a quella primaria o meccanica, fino a sostituirla del tutto quando termina il processo di guarigione. Con la stabilità secondaria quindi si ha la formazione di nuove aree di contanto con la superficie implantare grazie all'apposizione di matrice e osteociti. Come abbiamo detto più volte il materiale (di solito titanio), la forma, ma soprattutto il trattamento della superficie dell'impianto è di fondamentale importanza per una buona osteointegrazione.

Da una decina d'anni circa molte case produttrici di impianti, si sono attivate con ricerche e sperimentazioni verso questa direzione con ottimi risultati.

Di recente introduzione sul mercato possiamo citare gli impianti con superficie idrofila SLActive, derivati dai precedenti impianti SLA del 1998. Gli impianti SLActive sono dotati di una particolare superficie idrofila che consente quindi una maggior affinità per le proteine e cellule che vi andranno ad aderire. Tutto ciò si traduce quindi in un incremento della produzione di osteocalcina e osteoprotegerina e un aumento significativo della produzione di fattori di crescita e vascolarizzazione locali.

Si è visto che la superficie osteoconduttiva e idrofila SLActive ha ridotto i tempi di guarigione da 6-8 a 3-4 settimane con ottimizzazione della stabilità precoce dell'impianto, test clinici rivelano anche un significativo miglioramento della stabilità implantare dopo due settimane rispetto alle superfici SLA.